Prescrizione della cartella esattoriale: si può contestare anche dopo la notifica?

Prescrizione della cartella esattoriale: si può contestare anche dopo la notifica? Prescrizione cartella esattoriale: quando è possibile contestarla? Quando una cartella esattoriale non viene impugnata entro i termini di legge, essa diventa “definitiva”. Tuttavia, ciò non significa che il contribuente perda ogni possibilità di contestare il debito. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 18152/2024, ha chiarito che l’eccezione di prescrizione può essere sollevata anche in un momento successivo, durante l’esecuzione forzata. Il caso specifico e la decisione della Cassazione Il caso esaminato riguardava una multa stradale: tra la notifica del verbale e quella della cartella esattoriale erano trascorsi più di cinque anni, termine di prescrizione previsto per le sanzioni amministrative. Il contribuente non aveva impugnato la cartella nei 30 giorni previsti dalla Legge n. 689/1981, rendendola così definitiva. Tuttavia, al ricevimento di un’intimazione di pagamento successiva, il debitore ha eccepito la prescrizione del credito. La questione è giunta fino in Cassazione, che ha stabilito che il contribuente può contestare la prescrizione anche in sede di esecuzione forzata, indipendentemente dal fatto che la cartella non sia stata opposta nei termini. Questo principio si fonda sull’articolo 615 del Codice di Procedura Civile, che consente l’opposizione all’esecuzione per insussistenza del diritto di credito in qualsiasi momento dell’esecuzione stessa. Prescrizione e opposizione: nessun limite temporale La Suprema Corte ha ribadito che l’eccezione di prescrizione riguarda l’esistenza stessa del credito e non la regolarità degli atti della riscossione. Pertanto, il debitore può opporsi senza limiti temporali, purché dimostri che il diritto del creditore è venuto meno per decorso dei termini. Già nel 2017, le Sezioni Unite (sentenza n. 22080/2017) avevano confermato questa interpretazione, precisando che la contestazione della prescrizione può essere proposta anche mediante un’azione di accertamento negativo. Cosa fare in pratica Se ricevi un atto successivo alla cartella esattoriale – come un’intimazione di pagamento, un preavviso di fermo o un pignoramento – verifica se è decorso il termine di prescrizione rispetto alla notifica della cartella. In tal caso, puoi eccepire la prescrizione presentando opposizione all’esecuzione ai sensi dell’articolo 615 c.p.c. Conclusione Anche se una cartella esattoriale è diventata definitiva perché non impugnata nei termini, ciò non preclude al debitore la possibilità di contestare la prescrizione del credito in fasi successive. Per tutelarti al meglio e far valere i tuoi diritti, affidati a professionisti esperti. Hai dubbi su una cartella esattoriale o vuoi verificare se il tuo debito è prescritto? Contattaci per una consulenza personalizzata! Richiedi una consulenza legale Prescrizione della cartella esattoriale: si può contestare anche dopo la notifica? Installare pannelli fotovoltaici sul balcone in condominio normativa e consigli… Continua a leggere… Installare pannelli fotovoltaici sul balcone in condominio: normativa e consigli pratici Installare pannelli fotovoltaici sul balcone in condominio normativa e consigli… Continua a leggere… Nuova legge sul lavoro: cosa cambia per i contratti a tempo determinato? Nuova legge sul lavoro: cosa cambia per i contratti a… Continua a leggere… Riforma Cartabia: Semplificazioni e novità per separazioni e divorzi Riforma Cartabia: Semplificazioni e novità per separazioni e divorzi Tutto… Continua a leggere… Mostra altri… Facebook Linkedin Youtube