Separazione e divorzio

Separazione e divorzio:

le novità sulla negoziazione assistita

Separazione e divorzio: le novità sulla negoziazione assistita

La negoziazione assistita rappresenta oggi uno degli strumenti più innovativi e rapidi per risolvere consensualmente le controversie in materia di separazione e divorzio. Introdotta dal Decreto Legge n. 132/2014, convertito nella Legge n. 162/2014, questa procedura consente ai coniugi di raggiungere un accordo senza dover necessariamente ricorrere al tribunale, riducendo tempi, costi e stress emotivo.


Cos’è la negoziazione assistita?

La negoziazione assistita è una procedura alternativa alla tradizionale via giudiziaria, che permette ai coniugi di separarsi o divorziare con l’assistenza dei rispettivi avvocati. Gli avvocati certificano l’autenticità delle firme e garantiscono la conformità dell’accordo alle norme di legge. L’accordo raggiunto viene poi trasmesso al Procuratore della Repubblica per il rilascio del nullaosta (in assenza di figli minori o non autosufficienti) o dell’autorizzazione (in presenza di figli).

Questa procedura è applicabile anche per modificare le condizioni di separazione o divorzio già stabilite, come l’assegno di mantenimento o l’affidamento dei figli.


Vantaggi della negoziazione assistita

  • Tempi ridotti: la procedura può concludersi in pochi mesi, rispetto ai tempi lunghi del contenzioso giudiziario.
  • Costi contenuti: evitando il tribunale, si risparmiano le spese processuali.
  • Meno stress: i coniugi non devono affrontare udienze in tribunale, riducendo il carico emotivo della separazione.
  • Flessibilità: gli accordi possono essere personalizzati in base alle esigenze delle parti.

Quando è utilizzabile?

La negoziazione assistita è possibile sia in caso di separazione personale che di divorzio (scioglimento del matrimonio o cessazione degli effetti civili). È utilizzabile anche in presenza di figli minori o non autosufficienti, purché l’accordo rispetti i loro interessi e sia autorizzato dal Procuratore della Repubblica.


Come funziona la procedura?

  1. Convenzione di negoziazione: i coniugi sottoscrivono un accordo che li impegna a negoziare in buona fede entro un termine massimo di tre mesi (prorogabile di 30 giorni).
  2. Assistenza degli avvocati: ogni parte deve essere assistita da un avvocato, che certifica le firme e garantisce la regolarità dell’accordo.
  3. Trasmissione al Procuratore della Repubblica: l’accordo viene inviato alla Procura per il rilascio del nullaosta o dell’autorizzazione.
  4. Annotazione nei registri dello stato civile: una volta approvato, l’accordo viene trascritto presso il Comune competente.

Novità normative e giurisprudenziali

Recentemente, la giurisprudenza ha equiparato gli accordi raggiunti tramite negoziazione assistita ai provvedimenti giurisdizionali in termini di efficacia legale (art. 6, comma 3, D.L. n. 132/2014). Ciò significa che tali accordi hanno piena validità e forza esecutiva, garantendo ai coniugi una tutela equivalente a quella ottenuta tramite sentenza.


Conclusione

La negoziazione assistita rappresenta una soluzione moderna ed efficace per chi desidera separarsi o divorziare in modo consensuale e senza lungaggini burocratiche. Tuttavia, è fondamentale affidarsi a professionisti esperti per garantire il rispetto delle norme e tutelare i propri diritti.

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